Al 31 gennaio 2022 sono 107.585, le asseverazioni prodotte con il superbonus del 110% per un totale di 18,3 miliardi di euro di investimenti attivati, in aumento di 2,1 miliardi rispetto alla fine di dicembre, dei quali 12,7 relativi a lavori già realizzati (1,5 miliardi in più rispetto a fine dicembre).
Rispetto alla rilevazione del mese precedente la crescita del numero di asseverazioni è del +12,4%, una sostanziale frenata dopo il +37,9% di dicembre, che si deve certamente a varie concause, non ultime quelle legate all’incertezza normativa, che si accompagna ad un aumento degli investimenti del +13,1% e della spesa effettivamente realizzata del +14,0%.
Rispetto al dato di fine agosto l’incremento è rispettivamente del +189,9% per le asseverazioni, del +222,4% per gli investimenti e del 225,9% per il totale della spesa relativa ai lavori già realizzati, con una spesa media mensile effettiva in questi primi 6 mesi di monitoraggio pari a poco più di 2 miliardi al mese.
Complessivamente al 31 gennaio 2022 gli interventi nei condomini sono stati 16.348, per un totale 8,8 miliardi di investimenti e 5,6 miliardi di spesa già realizzata, in aumento del 14,1% sul mese precedente e del 237,5% rispetto al dato di fine agosto, con una crescita del 13,6% degli investimenti rispetto a fine dicembre e del 232,5% rispetto a fine agosto.
Gli edifici unifamiliari rappresentano il principale segmento tipologico per le asseverazioni, pari al 52,4% del totale, ma con il 33,6% degli investimenti e il 36,0% della spesa realizzata, mentre le unità immobiliari funzionalmente indipendenti rappresentano al 31 gennaio 2022 il 32,4% delle asseverazioni, il 18,3% degli investimenti e il 19,9% della spesa realizzata.
Dal punto di vista territoriale la Lombardia rappresenta la regione con i valori assoluti più elevati, pari al 15,1% delle asseverazioni nazionali, il 16,2% di investimenti attivati e il 17,0% della spesa effettiva, seguita dal Veneto con il 13,0% di asseverazioni e il 10,1% di investimenti e il 10,7% della spesa effettiva. Terza regione è il Lazio con l’8,7% degli interventi e il 9,2% degli investimenti e l’8,4% della spesa effettiva. Terza regione per spesa effettiva in realtà è l’Emilia Romagna, con il 9,1% del totale nazionale.
Se in termini assoluti vince la Lombardia, in termini relativi – ovvero pesando i dati sulla popolazione, ovvero sul numero di nuclei familiari, e sul numero di edifici condominiali, unifamiliari e sul totale delle abitazioni – le classifiche cambiano. La regione con l’indice di intensità di utilizzo più elevato rimane il Veneto, con 6,64 interventi ogni 1.000 famiglie a fronte di una media nazionale di 4,11.
Ma se si diversificano le analisi per singoli ambiti emerge che per gli interventi nei condomini è la Basilicata a detenere il primato nazionale, con 13,55 interventi ogni 1.000 condomini, seguita dal Trentino Alto Adige con 13,26, mentre nell’ambito degli interventi negli edifici unifamiliari rispetto ad una media nazionale di 8,61 interventi ogni 1.000 edifici è il Lazio, con 12,13 interventi, a detenere il record, ma con Toscana, Emilia Romagna, Veneto e Lombardia sopra la soglia di 10 interventi ogni 1.000 unità unifamiliari (in pratica oltre l’1%). Infine per gli interventi sulle unità immobiliari funzionalmente indipendenti, rispetto ad una media nazionale di 1,12 interventi ogni 1.000 abitazioni totali, è ancora il Veneto a dominare la classifica con un indice di 2,64 interventi.
Sul fronte della spesa, il valore medio per intervento a livello nazionale è pari a 170.390 euro, che tuttavia diventa pari a 539.049 euro per gli interventi nei condomini, a 109.354 euro per gli interventi negli edifici unifamiliari e a 96.227 nelle unità immobiliari funzionalmente indipendenti.
Dal punto di vista complessivo la regione con la spesa media più elevata è la Basilicata con 272 mila euro circa per intervento, seguita da Abruzzo con 221 mila e Campania con 217 mila. Nell’ambito degli interventi condominiali la spesa media più elevata è quella della Sardegna, con 864 mila euro per intervento. Per gli edifici unifamiliari la spesa media più elevata è quella del Molise, con 123 mila euro per singola unità unifamiliare, mentre nelle unità immobiliari funzionalmente indipendenti la spesa media più elevata è quella della Basilicata, con oltre 114 mila euro per unità immobiliare.