Il mese di febbraio 2023 vede una nuova soglia massima di investimenti, con il superamento del valore di 68,5 miliardi di euro di investimenti, contro i 65,2 del mese precedente. Infatti al 28 febbraio 2023 è stata raggiunta la soglia di 384.952 asseverazioni, per un totale di 68,5 miliardi di euro di investimenti attivati, in aumento di 3,3 miliardi rispetto al mese precedente, dei quali 53,2 relativi a lavori già realizzati (3,4 miliardi in più rispetto al mese precedente).

Dunque, nonostante il blocco della cessione dei crediti decisa dal Governo con il decreto del 17 febbraio, prosegue la dinamica di crescita di interventi di riqualificazione e rigenerazione energetica supportati dal superbonus. Infatti rispetto alla rilevazione del mese precedente la crescita del numero di asseverazioni è del +3,4% (era stata il +3,6% il mese precedente), dunque in aumento e con una dinamica simile. Nel mese di febbraio si è registrato un incremento del +5,0% degli investimenti (era stato il +4,4% il mese precedente) e del +6,9% della spesa effettivamente realizzata (era stata +6,7% il mese precedente).

Rispetto al dato di fine febbraio 2022 l’incremento è rispettivamente del +214% per le asseverazioni, del +224% per gli investimenti e del +260% per il totale della spesa relativa ai lavori già realizzati, con una spesa media mensile effettiva in questi 12 mesi di monitoraggio pari a circa 3,2 miliardi al mese.

Complessivamente al 28 febbraio 2023 gli interventi asseverati nei condomini sono pari a 54.860 per un totale di 32,8 miliardi di investimenti e 23,4 miliardi di spesa già realizzata, in aumento del 7,1% sul mese precedente e del 188% rispetto al dato di fine febbraio 2022, con una crescita mensile del 7,6% degli investimenti e dell’8,7% della spesa effettivamente sostenuta.

Gli edifici unifamiliari sono ancora il principale segmento tipologico per le asseverazioni, pari al 57,4% del totale, ma raccolgono il 36,8% degli investimenti e il 38,9% della spesa realizzata, mentre le unità immobiliari funzionalmente indipendenti rappresentano il 28,3% delle asseverazioni, il 15,4% degli investimenti e il 17,1% della spesa realizzata.

Dal punto di vista territoriale la Lombardia rimane la regione con i valori assoluti più elevati, pari al 15,8% delle asseverazioni nazionali, il 17,7% di investimenti attivati e il 18,4% della spesa effettiva, seguita dal Veneto con il 12,5% di asseverazioni e il 9,8% di investimenti e il 10,5% della spesa effettiva. Terza regione è l’Emilia Romagna con l’8,6% degli interventi, il 8,9% degli investimenti e il 9,4% del totale nazionale della spesa effettiva.

Se in termini assoluti vince la Lombardia, in termini relativi – ovvero pesando i dati sulla popolazione, ovvero sul numero di nuclei familiari, e sul numero di edifici condominiali, unifamiliari e sul totale delle abitazioni – le classifiche cambiano. La regione con l’indice di intensità di utilizzo più elevato (indicatore dell’intensità della spesa) rimane sempre il Veneto, con 23 interventi ogni 1.000 famiglie a fronte di una media nazionale di 14,7. 

Ma se si diversificano le analisi per singoli ambiti emerge che per gli interventi nei condomini è il Trentino Alto Adige a detenere il primato nazionale, con 53 interventi ogni 1.000 condomini, seguito dalla Basilicata con 33,7, mentre nell’ambito degli interventi negli edifici unifamiliari rispetto ad una media nazionale di 33,8 interventi ogni 1.000 edifici è la Lombardia con 47,5 interventi a detenere il record, ma con Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Lazio sopra la soglia di 42 interventi ogni 1.000 unità unifamiliari. Infine per gli interventi sulle unità immobiliari funzionalmente indipendenti, rispetto ad una media nazionale di 3,49 interventi ogni 1.000 abitazioni totali, è ancora il Veneto a dominare la classifica con un indice di 8,5 interventi, con la Toscana a quota 6,3 interventi ogni 1.000 abitazioni totali.

Sul fronte della spesa, il valore medio per intervento a livello nazionale è pari a 178.000 euro, un valore superiore a quello del mese precedente, che tuttavia diventa pari a 598.000 euro per gli interventi nei condomini, a 114.000 euro per gli interventi negli edifici unifamiliari e a 96.700 nelle unità immobiliari funzionalmente indipendenti.