Al 31 ottobre 2021 sono 57.663 le asseverazioni prodotte con il superbonus del 110% per un totale di 9,74 miliardi di euro di investimenti attivati, dei quali 6,73 relativi a lavori già realizzati.
Rispetto alla precedente rilevazione di fine settembre la crescita del numero di asseverazioni è del +19,9% che si accompagna ad un aumento degli investimenti del 23,0% e della spesa effettivamente realizzata del +24%. Rispetto al dato di fine agosto l’incremento è rispettivamente del 35,6% per le asseverazioni, del 41,6% per gli investimenti e del 41,9% per il totale della spesa relativa ai lavori già realizzati.
La dinamica di crescita più interessante la presentano gli interventi sui condomini, che rappresentano il 14,5% del totale nelle asseverazioni, ma che in termini di investimenti sommano il 49,2% del totale, con una rendicontazione al 44,3%. Si tratta di 8.356 interventi, per un totale 4,79 miliardi di investimenti e 2,98 miliardi di spesa già realizzata, in aumento del 23,3% sul mese precedente e del 42,0% su agosto, con una crescita del 25,5% degli investimenti rispetto a fine settembre e del 44,7% rispetto a fine agosto.
Gli edifici unifamiliari rappresentano il principale segmento tipologico per le asseverazioni, pari al 50,9% del totale, ma con il 31,4% degli investimenti e il 34,6% della spesa realizzata, mentre le unità immobiliari funzionalmente indipendenti rappresentano al 31 ottobre 2021 il 34,6% delle asseverazioni, il 19,4% degli investimenti e il 21,1% della spesa realizzata.
Dal punto di vista territoriale la Lombardia rappresenta la regione con i valori assoluti più elevati, pari al 13,9% delle asseverazioni nazionali e il 14.9% di investimenti attivati, seguita dal Veneto con il 12,6% di asseverazioni e il 9,8% di investimenti. Terza regione è il Lazio con il 9,8% degli interventi e il 9,7% degli investimenti.
Se in termini assoluti vince la Lombardia, in termini relativi pesando i dati sulla popolazione, ovvero sul numero di nuclei familiari, e sul numero di edifici condominiali, unifamiliari e sul totale delle abitazioni emergono dati molto interessanti. La regione con l’indice di intensità di utilizzo più elevato è il Veneto, con 3,45 interventi ogni 1.000 famiglie a fronte di una media nazionale di 2,20.
Ma se si diversificano le analisi per singoli ambiti emerge che per gli interventi nei condomini è la Basilicata a detenere il primato nazionale, con 8,25 interventi ogni 1.000 condomini, mentre nell’ambito degli interventi negli edifici unifamiliari rispetto ad una media nazionale di 4,49 interventi ogni 1.000 edifici è il Lazio, con 7,23 interventi, a detenere il record. Infine per gli interventi sulle unità immobiliari funzionalmente indipendenti, rispetto ad una media nazionale di 0,64 interventi ogni 1.000 abitazioni totali è ancora il Veneto a dominare la classifica con un indice di 1,49 interventi.
Sul fronte della spesa, il valore medio per intervento a livello nazionale è pari a 168.918 euro, che tuttavia diventa pari a 573.574 euro per gli interventi nei condomini, a 104.112 euro per gli interventi negli edifici unifamiliari e a 94.787 nelle unità immobiliari funzionalmente indipendenti.
Dal punto di vista complessivo la regione con la spesa media più elevata è la Basilicata con 274.991 euro per intervento. Nell’ambito degli interventi condominiali la spesa media più elevata è quella della Sardegna, con 804.089 euro per intervento. Per gli edifici unifamiliari la spesa media più elevata è quella del Molise, con 125.047 euro per singola unità unifamiliare, mentre nelle unità immobiliari funzionalmente indipendenti la spesa media più elevata è quella della Sardegna, con 113.608 euro per unità immobiliare.